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Altre pubblicazioni

Caricature architettoniche. Satira e critica del progetto moderno

Gabriele Neri
Quodlibet
pp. 320, 16 x 22.5 cm
ISBN: 9788874627684
€ 24,00


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Dalla metà dell’Ottocento a oggi la grafica satirica ha prodotto una quantità sterminata di caricature, vignette, illustrazioni umoristiche e cartoons animati che mostrano il profondo impatto dell’architettura sulla società contemporanea. Le grandi trasformazioni urbanistiche (dalla Parigi del barone Haussmann ai grattacieli di Manhattan), le grandi architetture pubbliche (dal Crystal Palace del primo Expo al Museo Guggenheim di Bilbao), la rivoluzione dei modelli abitativi e la personalità degli architetti (da Le Corbusier a Renzo Piano) hanno infatti stimolato la matita di numerosi artisti, capaci di sintetizzare in poche linee i caratteri più rappresentativi di questi fenomeni. Tra questi troviamo Honoré Daumier, George Cruikshank, Thomas Theodor Heine, William Heath Robinson, Louis Hellman, Alan Dunn, Mino Maccari, Leo Longanesi, Saul Steinberg, George Molnar e tanti altri.


Musealisierung mittelalterlicher Kunst Anlässe, Ansätze, Ansprüche

a cura di
Wolfgang Brückle,
Pierre Alain Mariaux,
Daniela Mondini
296 pp 17 x 24 cm
Deutscher Kunstverlag
Muchen 2015
ISBN 9783422073340


Per molto tempo le opere medievali non furono sempre riconosciute come arte. Esse trovarono posto nei musei solo con grande difficoltà, in primo luogo come prova della loro inferiorità. La realizzazione di allestimenti appropriati per queste opere continua a rimanere una sfida per i curatori e per le collezioni. Questo studio di metodi di presentazione, nel contesto delle esposizioni, evidenzia la questione su come i musei hanno affrontato il Medioevo dall’inizio dell’età moderna fino ai giorni nostri e indaga sul cambiamento di percezione nei confronti dell’immaginario medievale. Il libro fornisce una panoramica del lavoro e delle critiche nei confronti dell’attuale cultura museale, della nostra concezione dell’arte e le nostre idee sul modo appropriato di trattare la storia.

Pubblicazione in cooperazione:

  • Université de Neuchâtel, Institute d’histoire de l’art et de muséologie
  • USI, Accademia di architettura, Istituto di storia e teoria dell’arte e dell’architettura
  • Lucerne, University of Applied Science and Arts

Die Meister-Sammlerin. Karoline, Luise von Baden

a cura di
Holger Jacob-Friesen
Pia Müller-Tamm
catalogo della mostra
a cura di
Holger Jacob-Friesen
Pia Müller-Tamm
in collaborazione con
Christoph Frank
Wolfgang Zimmermann
(Karlsruhe, 30 maggio-6 settembre 2015)
24 x 29 cm, 544 pp.
Deutscher Kunstverlag
München 2015
ISBN 9783422073128


Carolina Luisa, margravia di Baden (1723-1783), che sposò Carlo Federico, margravio di Baden-Durlach nel 1751, fu una nota collezionista europea. Attraverso la sua rete di corrispondenze internazionali fece della giovane sede reale di Karlsruhe un luogo di scambio intellettuale. La sua collezione si distingueva per il suo spirito illuminato, per il suo amore dell’arte, per la sua talentuosa gestione all’interno del mercato dell’arte francese, olandese e tedesco. Il cuore dell’esposizione è la presentazione del Mahlerey Cabinet della margravia, che contiene più di 200 dipinti. Carolina Luisa ammirava molto i maestri olandesi dell’Età dell’oro e l’arte dei loro contemporanei in Francia. Fu in grado di ottenere importanti opere di Teniers, Van Dyck, Rembrandt, Dou, Boucher, Vernet e Chardin. Il libro porta alla luce anche i progressi della margravia, che da collezionista dilettante si tramutò in una rispettata connoisseur, ed è affiancato da una ventina di contributi scientifici scritti da autori rinomati, che furono presentati durante una conferenza a Karlsruhe, nel 2014.

Pubblicazione in cooperazione:

  • Staatliche Kunsthalle Karlsruhe
  • Landesarchiv Baden-Württemberg, Generallendesarchiv Karlsruhe
  • USI, Accademia di architettura, Istituto di storia e teoria dell’arte e dell’architettura

Villa Garbald. Gottfried Semper - Miller & Maranta

2nd revised, extended and updated edition
a cura di Sonja Hildebrand
gta Verlag
23 x 27 cm, 144pp., 152 ill.
ISBN 978-3-85676-345-9
€ 62 / frs. 65.-


Il libro analizza la villa in stile italiano di Gottfried Semper costruita per Agostino e Johanna Garbald nel 1862-64 e il progetto di Miller & Maranta per l’estensione e la trasformazione della “Villa Garbald” dell’ETH di Zurigo, completato nel 2004. Il libro mette in luce il bagaglio culturale dei committenti di Semper e tratta entrambi i progetti collocandoli nella storia culturale e architettonica della Valle Bregaglia. Prefazioni di Vreni Müller-Hemmi e Quintus Miller; testi di Annemarie Bucher, Rino Fontana, Sonja Hildebrand, Werner Oechslin, Jürg Ragettli, Martin Tschanz, Stefanie Wettsteine John Ziesemer.


Aufgeklärter Kunstdiskurs Karoline Luise von Baden und höfische Sammelpraxis im europäischen Kontext

a cura di
Christoph Frank
Wolfgang Zimmermann
in collaborazione con
Holger Jacob-Friesen
Pia Müller-Tamm
24 x 29 cm, 280 pp.
Deutscher Kunstverlag
München 2015
ISBN 9783422073135


Pubblicazione in cooperazione:

  • USI, Accademia di architettura, Istituto di storia e teoria dell’arte e dell’architettura
  • Landesarchiv Baden-Württemberg, Generallendesarchiv Karlsruhe
  • Staatliche Kunsthalle Karlsruhe

Kunst. Bau. Zeit. Das Zürcher Universitätsgebäude von Karl Moser, 1914-2014

a cura di
Stanislaus von Moos,
Sonja Hildebrand
Scheidegger & Spiess
19 x 26 cm, 400 pp.
138 ill. col.,171 ill. b/w
ISBN 978-3-85881-422-7
€ 48 / frs. 49.-


Il libro mette in evidenza uno dei maggiori lavori di architettura universitaria. Analizza l’edificio di Karl Moser – il “padre dell’architettura moderna svizzera” e primo presidente del CIAM – in relazione al paesaggio urbano della Grande Zurigo e come risposta alla moderna cultura della conoscenza. Gli altri capitoli indagano il tentativo di Moser di servirsi dell’edificio come terreno di prova per la pittura e la scultura moderna e approfondiscono le più recenti trasformazioni dell’edificio da parte di Ernst Gisel, Gigon Guyer e altri. Le fotografie scattate per il libro da René Burri e Katherine York, così come le immagini storiche, forniscono una rappresentazione visiva sfaccettata dell’edificio. Testi di Thomas Gnägi, Sonja Hildebrand, Verena Huber Nievergelt, Peter von Matt, Stanislaus von Moos, Franz Müller, Arthur Rüegg e Matthias Vogel; interviste di Philip Ursprung con Adrian Schiess e Pipilotti Rist.


Roma fuori di Roma. L'esportazione dell'arte moderna da Pio VI all'Unità (1775-1870)

a cura di
Giovanna Capitelli
Stefano Grandesso
Carla Mazzarelli
16.5 x 24 cm, 784 pp.
Campisano Editore
Roma 2012
ISBN 9788888168906


L’esportazione di opere d’arte classica e degli antichi maestri da Roma e dall’Italia è un tema ormai ben presente negli studi sul collezionismo. Mancava però un’indagine di taglio differente, mirata ad analizzare le motivazioni, le dinamiche e gli esiti di un fenomeno apparentemente meno vistoso, l’esportazione dell’arte elaborata negli anni del pontificato di Pio VI fino all’Unità, quando Roma era ancora percepita come Accademia d’Europa e non solo come principale luogo di rifornimento per collezioni e musei. I contributi nei quali si articola questo volume, affidati a singole “voci” che in un confronto collettivo analizzano le realtà di partenza e di arrivo degli oggetti prodotti a Roma, consentono di leggere le tante sfaccettature di un problema storiografico affrontato per la prima volta in occasione della mostra Maestà di Roma (Roma 2003). Nato da una ricerca condotta da membri di tre Università (della Calabria, di Milano e Roma Tre) aperta a studiosi di diversa provenienza e di differenti generazioni, il cui tema centrale era l’esportazione del “modello romano” in Europa e nelle Americhe, Roma fuori di Roma ne raccoglie oggi gli esiti, dapprima presentati in un convegno internazionale (Roma, The British School at Rome, 2011) e successivamente ampliati e rielaborati. Il fenomeno è letto attraverso le testimonianze delle fonti documentarie e a stampa, tramite l’azione dei mercanti stranieri e dei viaggiatori che proseguono anche in pieno Ottocento la tradizione dei Grand Tourist, la fortuna davvero universale dei modelli romani contemporanei in pittura, in scultura e anche nell’elaborazione dei nuovi linguaggi architettonici europei; fino all’industria delle arti applicate e al ruolo dell’arte sacra, che trovò in Giovanni Maria Mastai Ferretti, il futuro Pio IX, un convinto propugnatore

Pubblicazione in cooperazione:

  • Università Roma Tre, Dipartimento di Studi storico-artistici, archeologici e sulla conservazione
  • Università della Calabria, Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti
  • USI, Accademia di architettura, Istituto di storia e teoria dell’arte e dell’architettura
  • Università degli Studi di Milano, Dipartimento di beni culturali e ambientali